Lupi del Grana ,segugi DOC

Articolo tratto dalla rivista "Il cacciatore italiano"

Nascono dall'esperienza quarantennale di appassionati cacciatori cinofili gli apprezzati cani da seguita dell'allevamento cuneese.Scegliendo dalle razze più vocate gli esemplari migliori per carattere e attitudine si è giunti agli attuali campioni.

Alex Lerda con Alù e Linda, Bianchi  Grigi Briquet Griffon Vendéen Gianluca Lerda è cresciuto sull'esperienza di suo padre Osvaldo, gran cacciatore. da cui ha appreso le emozioni e le soddisfazioni nell'allevamento di ca­
ni da seguita. Nella caccia al cinghiale e alla lepre si è sviluppata la passione per i segugi. con un occhio di riguardo per le razze francesi, pur rispettando e apprezzando quelle di casa. Sono ormai 45 gli anni trascorsi da Osvaldo allevando segugi, 37 con I'af­fisso Enci dei Lupi del Grana. mentre per Gianluca I'esperienza è di "solo" 15 anni: un tempo non indif­ferente, poiché impiegato interamente a selezionare e approfondire le doti venatorie delle varie razze. La razza che accompagna Lupi del Grana sin dagli inizi e che non è mai stata abbandonata è il Briquet Griffon Vandéen noto come il vandeano.Inizialmente si era optato per ii Grand Vendéen, un segugio di taglia robusta dalle caratteristiche notevoli nel tracciare e nella voce: successivamente di questo si sono conservate solo alcune linee da riproduzione, ma importanti ai fini dello sviluppo e dell'evoluzione di cani sempre più specifici. Alla creazione di un tipo di cane da seguita diverso si è giunti attraverso i cambiamenti avvenuti nella stessa metodica di caccia e per aver portato le battute in terreni sempre più coperti da vegetazione fitta: questo ha imposto segugi più collegati e con buone doti autonome di rientro a fine battuta. Per questo gli accoppiamenti mirati operati nei Lupi del Grana hanno portato alla nascita di Briquet Griffon Vendéen dalla taglia contenuta in 48 cm al garrese per le femmine e 52-55 cm per i maschi. Cani più leggeri e compatti, ben costruiti nel quadrato, capaci di resistere alla fatica.Ma anche ben selezionati caratterialmente. meno testardi dei Grand, più collegati al conduttore/battitore e più inclini al rientro spontaneo. Pur ammettendo che il segugio dal comportamento perfetto non esiste; poiché se è davvero bravo nello scovare il selvatico sarà anche insistente nella seguita, senza demordere se il selvatico viene sbagliato dai cacciatori o se elude del tutto le poste,tuttavia questa selezione offre cani in grado di ritornare alla zona in cui sono stati sciolti e. spesso. persino al carrello da cui sono stati trasportati. Un'importante razza sviluppata nei Lupi del Grana è I'Ariégeois. La selezione è iniziata nel 1990, con notevoli sforzi per individuare e isolare qualità precise come la tagiia, ricercando nelle linee di sangue originarie della razza i caratteri del Briquet Ariégeois più che quelli del Gascoin. Si è giunti ad un segugio leggero di taglia media, con altezza al garrese tra 48 e 55 cm. con buone doti di rientro. più ricco di iniziativa nella cerca dell'usta, concreto nella risoluzione dei falli e delle doppie sulla lepre in grado di trovare sempre il filo che dal maneggio porta al covo del cinghiale. Molti soggetti, inoltre, evidenziano una dote olfattiva notevole nel rilevare tracce vecchie di ore senza lasciarsi ingannare e risalendo sicuri alla lestra del cinghiale o al covo della lepre. Nel Briquet Ariégeois è molto accenluata l'iniziativa nella cerca mentre la seguita è assai veloce. spesso incalzando l'animale da vicino, rivelando anche ottime doti di abbaio a fermo sul cinghiale. Morfologicamente diverso dal Vandeano. ii Briquet Ariégeois ha pelo più raso, che lo rende adatto a terreni asciutti e rocciosi ,mentre il primo trova collocazione ottimale in zone fredde e natura impervia e boscosa.  Mentre il Vandeano è un ausiliario ottimale per specializzazione a senso unico (cinghiale), il Briquet Ariégeois è più versatile. in grado di dare eccellenti risultati in tutte e due le forme di caccia. Osvaldo e Gianluca. forti della lunga esperienza di allevatori e conduttori. suggeriscono comunque di specializzare sempre i segugi facendo loro avere contatto con una preda e una forma di caccia precisa, considerato che proprio attorno ai 7 anni d età I'ausíliario matura e completa attraverso le esperienze il proprio addestramento ed è in grado di operare anche come capomuta. Per presentare con completezza Lupi del Grana occorre citare, infine. l'Anglo Francese de Petit Venérie, un segugio scaltro e veloce, dotato di carattere che lo rende capace di fronteggiare il cinghiale a fermo con correttezza, ma anche dotato di iniziativa come scovatore sulla lepre. Un cane di grande prestanza fisica. instancabile, dotato di un eccellente senso d'orientamento. ideale per un aaàestramento specifico verso la lepre o il cinghiale. Un'ultima nota riguarda la selezione genetica sui tratti caratteriali, cui Osvaldo e Gianluca Lerda tengono molto. I segugi dei Lupi del Grana sono tutti soggetti equilibrati senza timore dello sparo, ma occorre ricordare. sottolineano i due allevatori, che I'approccio al fucile deve comunque avvenire in modo intelligente. collegando lo sparo al ritrovamento del selvatico abbattuto, portando il cane non solo a non avere timore, ma ad acuire invece l'attenzione e l'eccitazione al momento in cui avverte un colpo.


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