Speciale: Anglo-Français

Articolo tratto dalla rivista “Cani da seguita”

Le caratteristiche e le grandi qualità venatorie di questo cane da seguita fortemente voluto dagli allevatori francesi emergono grazie alle opinioni di appassionati italiani della razza

Bruno Baraldi,Roberta Ercoli, Gianluca Lerda e Giovanni Poli sono in stretto ordire alfabetico. gli appassionati esperti della razza hanno risposto alle nostre domande e che attraverso le loro parole, ci hanno fornito un’interessante spaccato sulle caratteristiche e le qualità venatorie di questo segugio francese che sta raccogliendo sempre più consensi tra i segugisti del nostro Paese che lo impiegano in particolare nella caccia al cinghiale.

D. – Vuole provare a spiegarci quali sono le caratteristiche che fanno (o dovrebbero fare) preferire l’Anglo-Francais ai suoi potenziali utilizzatori, aspetto alle altre razze da seguita? Bruno Baraldi: “Le preferenze sono molto soggette e dipendono sa tanti fatta n quali. ad esempio. Il sentimento l’aspirazione,l’amore  eccetera.”.

Gianluca Lerda: “Sul lavoro sono segugi di straordinaria volontà e determinazione che non mollano mai nella cerca e nella risoluzione del covo, che rimane il loro obiettivo. Inoltre si adattano benissimo tanto alla caccia alla lepre che in quella al cinghiale; poi sono dei cani che non sentono la fatica del lavoro, cosicché potrebbero cacciare la lepre al mattino e il cinghiale al pomeriggio. Ma la loro qualità maggiore è sicuramente il rientro, dovuto al loro grandissimo senso di orientamento che fa si che questi cani ritornino esattamente nel medesimo punto in cui sono stati sciolti.”.

D. – E quali doti deve necessariamente possedere un “buon” segugio di questa razza per essere tale veramente?

Gianluca Lerda: “Mio padre Oscaldo, in qualità di mio maestro,mi ha insegnato che un buon “segugio” deve innanzitutto possedere,venatoriamente,una grande volonta e una forte determinazione sul terreno di caccia.Poi lavorare naso a terra sulla fase di incontro,dare buona voce sulla pastura e/o sul maneggio notturno,arrivare allo scovo e seguire il selvatico con continuità e senza farsi depistare dai falli dell’animale in fuga.Se poi il segugio in questione si dimostra capace di scovare sia la lepre che il cinghiale… beh ,allora lo definirei un “grande segugio”.

D. – Secondo Lei, la razza e le sue caratteristiche sono, oggigiorno, conosciute abbastanza bene dai suoi potenziali utilizzatori o vi è ancora molto da fare?

Gianluca Lerda: “Mi sembra evidente che datala risposta precedente le qualità dell’Anglo-Francais sono conosciute solamente da quanti hanno personalmente provato questo segugio, utilizzandolo sul terreno ci caccia. Come allevatori della razza noi abbiamo la fortuna che i nostri promotori sono gli stessi cacciatori segugisti che, avendo acqui-stato qualche soggetto ed essendone estremamente soddisfatti, ne parlano bene ai loro colleghi, alcuni dei quali decidono, a volte, di provare questi cani anche loro.”

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